Una vita a ritmo di Sebastiano Corrò

Il mio nome è Sebastiano Corrò, frequento la classe 4A ITT. Oltre alla scuola investo il mio tempo giornaliero in un’attività che da tempo non è più un hobby, ma è diventata una vera e propria passione: la musica.
Studio il violino presso il ‘Conservatorio Statale Cesare Pollini’ di Padova. Inoltre studio privatamente, dall’età di otto anni, batteria e percussioni classiche. Con percussioni intendo Timpani, Marimba, Vibrafono, Cassa e Piatti, Xilofono, Glockenspiel, Congas e tutta una serie di strumentini orchestrali. Suono in numerosi gruppi come l’Orchestra Giovanile del conservatorio di Padova ‘I Pollicini’, l’Orchestra Giovanile ‘I Filarmonici di Mirano’, gli ‘Upstream’, la Filarminica di Mirano e infine con i Domesday. Inoltre, frequento a livello agonistico atletica, con la specialità del salto in alto presso l’Associazione Sportiva ‘Libertas Mirano’.
Devo ammettere che la mia giornata tipo è assai ricca e impegnativa, in quanto non è semplice trovare un equilibrio tra lo studio e l’arco di tempo impiegato in ambito musicale e sportivo.

Dunque, la mia giornata inizia normalmente verso le 6.30. Dopo la mattinata trascorsa a scuola, mi dirigo a Padova per la lezione di musica. Dopo la lezione giungo a Mirano, in campo di atletica, per l’allenamento nella fascia oraria dalle 18 alle 20 circa. Poi finalmente mi dirigo a casa, per cenare e studiare le materie scolastiche.
Studiando due strumenti completamente opposti, i generi di musica che suono spaziano in vari ambiti: classico, soundtrack, jazz, blues, funk, latin, acustic, Classic Rock, hard rock, celtic, metal, metal industrial, heavy metal e preferibilmente progressive metal.

Partendo dalla considerazione che il nostro Paese è forse l’unico al mondo con una forte cultura musicale che tutti i paesi ci invidiano, altrettanto vero e giusto è anche riconoscere che al giorno d’oggi si sta vivendo un momento di transizione, per certi versi positivo, ma nello stesso tempo molto incerto: la riforma dei conservatori, la nascita sia delle scuole medie ad indirizzo musicale che dei licei musicali, le scuole private… tutti uniti nello stesso ideale, ma contemporaneamente distaccati tra di loro. In questo periodo di cambiamento, mi è rimasta in mente un’intervista al grande direttore Riccardo Muti, che a mio parere è lo specchio della realtà musicale che vive il nostro Paese.
Alla domanda del giornalista riguardo il destino degli eccellenti strumentisti che si formano in Italia, ma poi sono costretti a “esiliare”, il maestro Muti risponde quanto segue: “Si, è vero, purtroppo tiriamo su professionisti che l’Italia dai cento Conservatori, ma dai Teatri chiusi, non può accogliere. Tuttavia il mondo è grande. L’America, la Germania hanno centinaia di orchestre. Ne nascono addirittura nel mondo arabo. Noi, che abbiamo fondato la nostra storia sulla cultura, oggi la cultura la rinneghiamo. Ciò conduce all’ignoranza della nostra identità. Carenza gravissima per una nazione relativamente giovane come questa. Proseguendo così, alle nuove generazioni mancheranno punti di riferimento. Solo la scuola potrebbe mettere rimedio a questa situazione. Ma da quanti anni raccomando che la musica venga insegnata fin dall’asilo? Aiutare i bambini a muoversi agevolmente nella foresta dei suoni, a conoscere e comprendere le strutture musicali. Fino ai licei, dove la storia della musica è sempre stata assente, criminosamente”.
Trovo le parole del Maestro Riccardo Muti molto interessanti e veritiere, anche se a mio parere poco incoraggianti per chi volesse intraprendere una carriera nell’ambito musicale.
Per questo motivo continuerò negli studi di questa disciplina, che amo, per poter farla diventare la mia professione.

Sebastiano ha composto da zero una colonna sonora per il concorso Canon a cui alcuni ragazzi di quarta ITT stanno partecipando, con un programma specifico per composizioni di tale genere che si chiama Logic Pro X. Cliccando sul link è possibile ascoltarla!

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