Una visita dalla Finlandia: cronaca di una bella esperienza di condivisione

Gli occhi azzurri di Marja sorridono di meraviglia e gratitudine mentre racconta la gioia di aver condiviso due settimane di scuola nel nostro CFP.

Dalla fredda Finlandia, infatti, la professoressa Marja Tuomela è arrivata, il 27 novembre, nella non meno fredda Venezia, per vivere, attraverso il percorso Erasmus (che non è pensato solo per gli studenti, ma anche per lo staff di insegnanti), dei momenti di condivisione e scambio con la nostra scuola con lo scopo di conoscere la formazione professionale in Italia e trovare delle possibilità per ideare delle attività da svolgere insieme nel futuro.

Marja, in Finlandia, lavora nella Ammattiopisto Luovi, ossia una scuola professionale privata (ma gratuita) in due località: Imatra (dove abita) e Lappeenranta (la sede locale più importante). Lei è

insegnante (principalmente di finlandese e svedese), inoltre ha un ruolo amministrativo e manageriale, in particolare nell’individuazione dei percorsi didattici personalizzati. La scuola “Luovi”, nello specifico, lavora con ragazzi e adulti con diversi gradi di difficoltà fisiche e cognitive.

L’Italia è stata una scelta di Marja, in quanto ha con il nostro Paese un legame affettivo motivato dalla sua permanenza a Cuneo quand’era studentessa. Ragione per cui, tra l’altro, parla un ottimo italiano!

Quando le chiediamo come sta andando l’esperienza nella nostra scuola, gli occhi di Marja si illuminano ancora di più: <Meravigliosa, più di quanto mi aspettassi. Ho imparato molte cose, ne ho viste molte; ho incontrato belle persone, amabili studenti. In effetti, ho imparato anche qualcosa di me, stando lontana da casa: è stato, insomma, un viaggio dentro me stessa come persona e come insegnante. Solitamente non si ha tempo per pensare, qui ho potuto fermarmi e farlo, ragionando molto anche di temi didattici>.

Nell’arco delle due settimane “italiane”, la nostra visitatrice ha vissuto, in effetti, molteplici esperienze: ha fatto compresenza in lingua inglese al Cfp e all’Itt, ha partecipato al ritiro con la 2grA con i ragazzi disabili ospiti di una cooperativa che poi è andata a visitare autonomamente,

ha visto i laboratori di meccanica, elettro e grafica, ha visitato il centro di formazione di Este (specialmente il settore alberghiero, da noi assente), è andata a teatro con le classi terze a vedere uno spettacolo in lingua inglese, è stata in famiglia, ha osservato il nostro lavoro con iPad (meravigliandosi dell’uso che se ne fa nel settore meccanico), ha conosciuto i servizi al lavoro (uno degli aspetti più interessanti sul quale fare confronti), di cui ha apprezzato la spiegazione chiara, pur nella complessità.

La maggiore difficoltà, per Marja, è stata quella di comprendere le differenze nella struttura del sistema scolastico italiano: in Finlandia, infatti, si frequentano nove anni di scuola elementare e media insieme, poi si sceglie se intraprendere un percorso professionale (dove impari un lavoro studiando e lavorando) e senza alcun esame finale, oppure intraprendere un percorso secondario (con esame finale) e poi eventualmente continuare gli studi all’università.

Inoltre, l’educazione finlandese è gratuita: tutto, fino all’università, è spesato (e, anche all’università, non paghi per la formazione).

In effetti, il modo di fare scuola in Finlandia è cambiato profondamente negli ultimi anni. Anche il tipo di insegnamento è caratterizzato da una scarsa permanenza nelle classi: la lezione si sposta, spesso, in museo, in azienda, in biblioteca. Gli insegnamenti, in un’unica lezione, si mescolano; ad esempio, spiegando la storia della Finlandia, si può trattare di arte, di matematica, od occuparsi di scrittura.

Inoltre, è molto accentuata l’attenzione ai percorsi didattici individuali: si cerca, infatti, di creare dei percorsi di studio per il singolo ragazzo che permetta di potenziare e indirizzare la sua formazione in base allo sbocco professionale progettato.

La Finlandia è, infine, un Paese ad elevata tecnologia, e tuttavia Marja si è stupita del nostro ampio utilizzo di iPad nella didattica, uno degli aspetti per lei più interessanti di questo scambio.

<Conto su una vera cooperazione tra le nostre scuole, non solo costituita da incontri su skype, ma anche dallo scambio di studenti e staff in Finlandia e viceversa – spiega Marja – Credo che possiamo imparare gli uni dagli altri e cambiare le idee didattiche e pedagogiche, ma soprattutto “to keep the joy of working”>.

Conservare la gioia di lavorare. Sì, perché se c’è una cosa che la nostra visitatrice ha apprezzato, è stata quella di osservare il nostro lavoro e il comportamento dei ragazzi: <Non c’è nessuna differenza rispetto ai ragazzi finlandesi. I vostri ragazzi sono timidi quando si tratta di parlare in inglese, ma si comportano molto bene e dovete esserne orgogliosi!>.

In verità, Marja manifesta davvero grande entusiasmo riguardo l’Italia: <Non vi rendete conto di quale bella nazionalità voi siete! Mi piace la vostra apertura e accoglienza, la vostra gioia>.

E così Marja è rientrata a casa con una valigia ancor più pesante della positività e della carica di queste due settimane, ritornando a lavorare nella sua scuola, ad occuparsi della sua famiglia e dei suoi cani con cui svolge “pet therapy”. In attesa di incontrarci di nuovo.

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