Nei giorni 3-4 aprile le classi Quarte Itt sono partite alla volta di una meravigliosa avventura a Lubiana, la capitale della Slovenia, accompagnate dai professori Enrico Biancardi, Martina Pelosin, Ismaele Furlan e Carlo Spironello.
È stata una delle prime gite in assoluto per le Quarte, in quanto questa tipologia di viaggio viene solitamente riservata alle Quinte, e la meta scelta è stata Lubiana, per la sua affascinante storia (Lubiana risalirebbe addirittura all’eroe greco Giasone) e la sua vicinanza; infatti è facilmente raggiungibile in poche ore di pullman.
Una delle prime tappe raggiunte è stato il Centro Internazionale delle Arti Grafiche, un edificio moderno al centro del parco più grande di Lubiana, il Parco Tivoli. Il centro al momento della nostra visita ospitava sia una mostra temporanea, la Biennale Internazionale di Grafica Lubianese, che si svolge dal 1955, che una mostra permanente, che vanta una collezione di fogli grafici dal XX secolo in poi e che ha permesso ai ragazzi un’istantanea immersione nello stile e nella storia di Lubiana.
Il viaggio è continuato con la visita della Biblioteca Nazionale e Universitaria, risalente al 1936, che è caratterizzata da trentadue colonne di marmo Podpeč, che circondano la scala centrale creando un’atmosfera magica.
Ma una vera perla nascosta e una piacevole sorpresa di Lubiana è la biblioteca nel palazzo del seminario in stile barocco, una delle prime in Europa e la prima biblioteca pubblica di Lubiana. Conservata in magnifico stato, è uno splendido esempio dello stile barocco e presenta manoscritti e mappamondi originali, risalenti anche al 1600-1700, e un magnifico affresco sul soffitto dipinto da Giulio Quaglio e che nasconde profondi significati teologici.
Ma per tornare ai tempi moderni perché non fare un salto al quartiere di Metelkova? È un quartiere che nasce come centro culturale nel 1933 e che da allora è divenuto un luogo caratteristico di Lubiana; centro di musica alternativa, sede di vari festival, performance artistiche e mostre. Le ex caserme austroungariche vennero infatti occupate in questi anni da un’associazione indipendente per proteggerle dalla demolizione, e con il passare degli anni sono state trasformate da vari artisti contemporanei. Ancora oggi è in costante cambiamento poiché presenta uno spirito vivo e libero, che stimola la creatività e dona ispirazione.
Durante tutto questo c’è stato anche spazio per il tempo libero, in cui i ragazzi hanno potuto apprezzare Lubiana osservandola da più vicino, esplorando le sue strade pittoresche e guardando ciò che più si desiderava.
È stata una fantastica occasione per i ragazzi per fare amicizia e conoscersi meglio tra di loro, per trascorrere del tempo insieme fuori dalle mura scolastiche.