Sulle tracce di don Bosco: a Torino con le classi seconde!

By Gioia Gasparini,

Nei primi giorni di maggio, da mercoledì 2 a venerdì 4 e da lunedì 7 a mercoledì 9, tutte le classi seconde CFP e ITT, divise in due gruppi, hanno trascorso un ritiro in Piemonte, sulle tracce di quel sacerdote di cui, sin dall’inizio della prima, sentiamo tanto parlare a scuola.

Siamo andati a Torino, Chieri e Valdocco, tre luoghi che hanno a che fare con la storia di don Bosco, di cui siamo andati a conoscere più da vicino il percorso di vita proprio attraverso queste tre tappe significative.

La fortuna è stata dalla nostra parte perché abbiamo trovato bel tempo.

La parte del viaggio più pesante è stata la strada percorsa in pullman, ma ne è valsa la pena.

Abbiamo visitato posti dei quali finora avevamo solo sentito parlare a scuola e ora poter “toccare con mano” è stato, dal mio punto di vista, molto bello perché ho potuto vedere con i miei occhi un’immagine che avevo solo in testa.

Abbiamo visitato la casa di mamma Margherita, nella quale don Bosco è nato, la Chiesa di San Francesco di Sales, al quale don Bosco si è ispirato: un luogo perfetto per iniziare a fare tutto ciò che poi ha fatto e la cosa bellissima è che non è stato nulla di straordinario, ma semplicemente si è preso cura dei ragazzi dando a loro ciò che poteva. In realtà, bisogna ammettere, non aveva granché, e lì lo abbiamo capito bene.

Non sono partita con tante aspettative, semplicemente ero consapevole che bisognava camminare tanto e ciò non mi ispirava, vista la mia pigrizia. Però, tra una visita e l’altra, non ho sentito più di tanto la fatica.

La cosa che più mi ha colpito è che don Bosco ha attirato a sé ragazzi di strada, quindi ai margini della societá, che bestemmiavano, facevano sempre rissa, e prendendosi cura di loro, ha permesso loro di essere parte del mondo, di avere un valore.

Con ciò ho capito che non serve fare cose straordinarie per aiutare o fare felici le persone. A volte anche la cosa più semplice, come accettare le persone per come sono, nella loro natura, può significare tanto.

Don Bosco, anche se non è riuscito a cambiare tutti i ragazzi con cui ha avuto a che fare, è riuscito a farlo con molti e con quest’ultimi è stato grande. Nessuno avrebbe avuto la sua forza e il suo coraggio per fare quello che lui è stato in grado di fare.

Ma la visita non si è concentrata solo su don Bosco: ci è stata data la possibilità di esplorare Torino e anche il museo egizio, uno dei più grandi al mondo. È enorme, e penso di non averlo nemmeno girato tutto, ma quello che ho visitato è stato veramente stupendo. Mi ha stupita riconoscere quante cose gli antichi egizi riuscissero a fare con quelle poche risorse e conoscenze a disposizione. E senza domandare niente a nessuno…. proprio come don Bosco!

Formazione dei meccatronici: 4C e 5C incontrano l’azienda Schaeffler e parlano di industria 4.0

By Maria Stella Vivian,

Il 15 maggio l’ingegner Alessandro Mazzola, rappresentante dell’azienda Schaeffler, ha tenuto un seminario per i ragazzi di 4C e 5C sull’industria 4.0 e sugli scenari di sviluppo per il futuro.

L’azienda Schaeffler, seconda azienda al mondo per la realizzazione di cuscinetti meccanici per macchine automatiche di precisione, opera su scala internazionale. Come molte aziende oggi, anch’essa ha dovuto reinventare se stessa per stare al passo con l’avvento della digitalizzazione, diventando un’industria 4.0.

Ma cosa significa 4.0?

Il termine “industria 4.0” nasce negli ultimi anni per identificare la nuova era dell’industrializzazione: dopo aver portato nelle industrie la meccanizzazione, oggi si stanno trasformando le industrie in centri operativi quasi completamente automatizzati, controllati da appositi software capaci di analizzare big-data e di storicizzarli in server predisposti.

Tutto questo per poter intervenire ad hoc e in anticipo qualora vi fossero problemi sulla linea produttiva: siano essi nel magazzino (manca materia prima? Il software può fare un ordine – preciso e dettagliato secondo le analisi di consumo- al fornitore), nei macchinari (un pezzo si sta guastando? Il software è in grado di allertare il tecnico, che avrà così il tempo di intervenire senza dover interrompere la linea di produzione per aspettare l’aggiustamento del guasto) o nella logistica e smercio (ci sono dei bancali in giacenza che non sono stati consegnati o ritirati? Il software può allertare il corriere o il cliente della giacenza).

A dispetto di quanto possa sembrare, questo nuovo tipo di azienda non dimezza la presenza dell’uomo lungo la linea produttiva, semplicemente cambia il tipo di impiegato necessario all’azienda: ora le industrie cercano operai specializzati, capaci di gestire le nuove tecnologie come la A. R. (Augmented Reality) o la V. A. R. (Virtual Augmented Reality) per intervenire in maniera mirata.

Ecco quindi che sorge la domanda fondamentale, alla luce di queste significative novità e sfide: quanto i tecnici che la nostra scuola sta formando saranno richiesti in questo mondo di alta specializzazione? Di qui la necessità di essere al passo con i tempi e la preziosità di questi incontri di alta formazione per noi studenti.

Seconda parte dei tornei sportivi del San Marco: una pioggia di medaglie finali!

By Andrea Rosso,

Ecco la seconda parte che riguarda le competizioni sportive del San Marco. Ci siamo lasciati con una prima fase in cui abbiamo conquistato il diritto a partecipare alle finali regionali di tennistavolo e di pallavolo.

Ed è proprio dal TENNISTAVOLO FEMMINILE ALLIEVE che arriva la seconda medaglia storica a livello regionale, dopo l’oro del beach volley dello scorso anno.

Lunedì 26 Marzo, presso il palazzetto dello sport di Caorle, le campionesse provinciali Zanini Serena di 2grA e Segato Valentina di 1grB conquistano la MEDAGLIA DI BRONZO nella categoria Allieve. Sempre nella stessa categoria 5° Posto per le vice-campionesse provinciali Cojocariu Giorgiana e Cazzaro Sofia (3grB).

Passiamo a Venerdì 06 Aprile quando gli allievi del CALCIO a 11 hanno conquistato la MEDAGLIA DI BRONZO presso gli impianti sportivi di Via Calabria. Quattordici gli studenti coinvolti: Bassi Matteo, Chinellato Samuele e Simionato Giovanni (1 Duale), Basso Leonardo (1grA), Callegaro Matteo, Nacci Thomas e Salvalaio Filippo (2 Mecc), De Poli Simone (2grC), Marcato Riccardo (2Elettro), Patrizio Simone, Rocco Christian e Vio Lorenzo (2grA), D’Erme Mattia (3 Mecc) e Saccon Pietro (3grA).

Mercoledì 11 Aprile i nostri portacolori della categoria PALLAVOLO ALLIEVI si sono presentati alle finali regionali per fare esperienza e, a momenti, sfiorano la qualificazione alla finale classificandosi al 4° posto. I nostri alfieri Giacomo Busatto, Giovanni Cecchinato (3elettro), Mattia Girardi (3Itt ), Andrea Mistretta e Federico Tambone (2mecc), Mattia Mistretta (2grC), Gioele Favaro (1grB), Samuele Gollo (1elettro), Juan Daniel Sanvido (1duale), Mattia Sgorlon (1Itt) si sono fatti valere andando a pochi punti da un altro storico traguardo.

Venerdì 13 Aprile sono invece scesi in campo i nostri cestisti portando a casa nelle categorie PALLACANESTRO ALLIEVI & JUNIORES due quinti posti. Sette gli studenti coinvolti: Chinellato Andrea (2Mecc), Zaia Nicola e Moretti Haile (2grA), Pravato Filippo (2grB), Zago Raffaele (2grC), Lirussi Lorenzo (3ittB)e Favaro Micheal (4Duale).

 

Martedì 17 Aprile abbiamo invece ospitato al San Marco la DB CUP, sfida tra scuole salesiane del Triveneto. Spettacolo ed emozioni non sono mancati con una pioggia di medaglie per i nostri portacolori.

ORO sia per il BASKET U 16Zaia Nicola (2grA), Chinellato Andrea (2Mecc), De Angeli Andrea (1Elettro) e Zago Raffaele (2grC) e per il BASKET U 19Moretti Haile (2grA), Lirussi Lorenzo (3ittB), Busolin Nicolo’ (4ittC) e Favaro Micheal (4Duale).

ORO anche per il CALCIO A 5 U 16  – Chinellato Samuele (1 Duale), Marcato Riccardo e Casarin Federico (2Elettro), De Poli Simone (2grC), Patrizio Simone (2grA) e Pizziolo Leonardo (2itt) – e per la PALLAVOLO U 19Cecchinato Giovanni e Zago Alessandro (3Elettro), Favaro Giulia (2grA), Zaramella Ilenia (3iitB), Girardi Mattia (3ittA) e Girotti Simone (4ittA).

ARGENTO invece per la PALLAVOLO U 16 Favaro Gioele (1grB), Sgorlon Mattia (1itt), Parisatto Veronica e Stangherlin Ivan (2grB), Zanini Serena (2grA), Maso Swami (2itt) e Mistretta Andrea (2Mecc).

Le ultime medaglie sono arrivate dal TENNISTAVOLO FEMMINILE con l’ARGENTO per Cazzaro Sofia (3grB) e il BRONZO per Baldan Agnese (3ittB) mentre nel settore MASCHILE ARGENTO per Todesco Leonardo (3ittC) e BRONZO per Dian Andrea (1itt).

Tiriamo le somme di quest’anno con qualche numero: il San Marco chiude con 33 ORI, 12 ARGENTI E 19 BRONZI coinvolgendo ben 83 studenti diversi per un totale di 134 presenze/gare.

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Anche all’interno della nostra scuola, come già raccontato, continuiamo a tenerci in allenamento con tante occasioni di sana competizione sportiva e di condivisione. In pausa pranzo, negli scorsi mesi, il prof. Andrea Rosso e don Michele hanno organizzato i tornei di calcio balilla, di tennistavolo e di basket che sono in dirittura d’arrivo. È terminato, invece, il torneo di pallavolo che ha visto il trionfo della 1grB di pochissimi punti sulla 2grB.

Al prossimo anno!!!

 

Il San Marco continua il dialogo con Apple: in Olanda per parlare di Coding e App

By Simone Giuri,

La HAN University of Applied Science di Arnheem, nei Paesi Bassi, è uno dei più grandi ed avanzati centri scientifico-tecnologici in Europa: ai suoi 34000 studenti offre percorsi di studio che spaziano dall’ingegneria meccanica, alla tecnologia dell’informazione, dal marketing alla formazione primaria e secondaria.

È in questa location che Apple ha scelto di organizzare uno dei corsi dedicati all’apprendimento del coding e della programmazione: un corso pensato dagli insegnanti per gli insegnanti, dove la condivisione di idee, strategie, problematiche dell’apprendimento ha avuto spazio quanto contenuti tecnici d’avanguardia e innovativi nel panorama mondiale. Cuore della tre giorni, tenutasi dal 14 al 17 maggio, è la seguente: il coding e lo sviluppo di APP con un linguaggio di programmazione open source, libero, sviluppato da Apple e utilizzato principalmente per sviluppo su dispositivi Apple.

Il coding, ovvero l’arte di scrivere linee di testo, codice, che interpretato dal computer diventa poi una applicazione vera e propria per iPad, o per un qualsiasi Smartphone, può sembrare una disciplina di nicchia riservata ai programmatori e ai “nerd” più accaniti, agli appassionati di Guerre Stellari e giochi di ruolo. In parte, forse, è ancora così, ma la diffusione dei dispositivi e l’importanza che le App stanno avendo nella nostra vita di ogni giorno è ormai indiscussa.

Per qualunque corso di studi diventa quindi fondamentale comprendere come nasce una APP, come viene concepita, ma soprattutto quali sono i limiti che questa tecnologia ha, perché se anche non dovessimo diventare tutti programmatori, prima o poi ci capiterà di trovarci di fronte a qualcuno che dovrà scrivere codice, sviluppare una APP per noi o adattarla alle nostre esigenze. Trasversalmente diventa dunque fondamentale comprenderne i meccanismi e saper comunicare efficacemente con tutti.

Il consiglio Europeo stima inoltre che entro i prossimi 5 anni ci saranno oltre 800.000 posti di lavori vacanti, in ambito sviluppo app e interfacce. Come sempre le scuole salesiane anticipano i tempi e investono nella formazione dei loro docenti in ambiti nuovi.

Assieme al collega prof. Alessandro Grassi ho avuto modo di rappresentare il San Marco e l’Italia a questo evento internazionale. Il confronto con i colleghi provenienti dalla Turchia, Germania, Inghilterra e Olanda ci ha permesso di scoprire nuovi modi di affrontare temi tanto complessi e fondamentali, ha dato stimoli allo sviluppo e agli investimenti dei settori e getta le fondamenta per la strutturazione di un Apple Authorized Training Center.

I tre giorni di formazione sono stati tenuti dal prof. Jille Treffen, docente di tecnologia delle informazioni alla Han University, e da Veronique Bolhuis, referente di Apple. Il gruppo ha avuto modo di sperimentare, attraverso una tecnica di insegnamento esperienziale, molto simili a quelle utilizzate durante le attività laboratoriali al San Marco, tutti i passi che partono dal concepimento dell’idea allo sviluppo sia grafico che tecnico di una Applicazione per iPad: un semplice gioco per imparare i nomi degli allievi (problema che accomuna tutti gli insegnanti!) e che molto simpaticamente è stata chiamata FaceCards. Lo sviluppo di questa applicazione è stato fatto a piccoli gruppi, chi con maggiore esperienza si è unito a colleghi con esperienze diverse per condividere conoscenze e raggiungere l’obiettivo. Alla fine delle due giornate la nostra applicazione era pronta per essere caricata sull’Apple Store. Probabilmente questa app non vedrà mai la luce e non verrà accettata da Apple, che è molto rigida sugli standard delle app che vengono rilasciate sul suo store. Ci sarà da lavorare ancora in futuro!

Apple ha predisposto 2 curriculum distinti su Swift e sullo sviluppo di app: il primo, “Introduzione allo sviluppo di App con Swift”, della durata di 80 ore circa, porta i ragazzi da zero a un livello intermedio, tale da permettere di comprendere le problematiche, e capire le potenzialità. Il secondo “Sviluppo di App con Swift” della durata di 160–200 ore, permette ai ragazzi, sempre partendo da zero, di poter ambire ad un posto come “sviluppatore junior” al termine del percorso.

Come sempre, quando si parla di innovazione, futuro, e nuove possibilità per i giovani, il San Marco è in prima linea.

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Continua l’alta formazione per il triennio meccatronico: il trattamento dell’acqua, bene prezioso

By Maria Stella Vivian,

L’azienda austriaca BWT (Best Water Technology), multinazionale del trattamento dell’acqua per usi sanitari e di impianto, ha condotto due interventi di alta formazione lo scorso 24 aprile e 3 maggio nell’aula Energia del nostro istituto alle classi terza, quarta e quinta Meccatronici.

Il trattamento dell’acqua, nostro bene più prezioso oltre che principale vettore energetico di tutti gli impianti tecnici, è un tema destinato a dominare i prossimi anni e richiede esperti qualificati che ne comprendano l’importanza e i risvolti a livello tecnico, ambientale e sociale… quindi, perché non partire proprio dalla scuola?

Durante queste “lezioni” noi ragazzi siamo stati messi a conoscenza delle differenti problematiche che si possono presentare negli impianti sanitari o negli impianti per il riscaldamento. Ad esempio, ci hanno spiegato l’importanza dell’impianto di depurazione dell’acqua negli impianti, perché se l’acqua è carica di calcare essa produrrà un disfunzionamento dei componenti di diffusione del calore attraverso cui passa per essere scaldata: oggigiorno, infatti, questi componenti sono sempre più tecnologici ed efficienti, ma contemporaneamente delicati.

Una domanda sorge spontanea su tutte le altre: perché l’acqua è sporca? La pioggia incontra l’atmosfera carica di gas nocivi (arrivando ai 4-6 ph di acidità) e attraversa poi il terreno raccogliendo i sali minerali contenuti in esso (che formano la componente calcarea dell’acqua); è per questo che poi l’acqua necessita di essere filtrata, depurata e arricchita di agenti basicizzanti (cioè che agiscono abbassando l’acidità) e glicole (che permette all’acqua di non ghiacciare).

L’idea fondamentale che i formatori dell’azienda BWT hanno trasmesso è che curando l’aspetto della pulizia dell’acqua si migliora anche l’efficienza energetica di un impianto, argomento caro a noi Meccatronici.

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Le classi terze a Monaco: una tappa fissa, ma ogni anno colorata di emozioni nuove

By Leonardo Sartori,

Un viaggio d’istruzione per i professori, una gita per gli alunni: comunque si definisca, l’evento più atteso dell’anno scolastico. Destinazione Monaco per tutte le classi terze Cfp nel 2018.

Si parte sempre un po’ addormentati, ma basta una battuta, magari anche stupida, per creare subito l’atmosfera giusta per fare gruppo.
Infatti, in questa nuova dimensione ho scoperto di avere dei compagni di classe che non avevo mai conosciuto davvero!

Un bel viaggio in pullman: prima sosta a Salisburgo. Siamo andati a vedere le saline e tra discese a mo’ di scivolo, battute e risate ci siamo divertiti tantissimo.

Una volta giunti a Monaco, varie le tappe programmate. Il momento più toccante ed emozionante è stata senz’altro la visita e la Santa messa nel campo di concentramento di Dachau celebrata da don Michele. Sentivo freddo: mi sono venuti i brividi a pensare a quante persone sono morte con disprezzo lì dentro. Il monumento nel piazzale principale ti lascia senza parole, corpi privati di ogni dignità…

Poi la visita alla città, che comprendeva per alcuni la visita al museo della BMW, per altri allo Stadio Bayern Monaco. L’ultimo giorno è stato dedicato, prima del rientro a casa, al museo della scienza e della tecnica.

Le serate con i professori (meravigliosi!!!), i momenti di spensieratezza con i compagni sono i ricordi più intensi e più autentici che porto con me di questa esperienza.

Quando scendi dal pullman e riprendi il trolley, una volta rientrati a casa, ti rendi conto che avresti bisogno di una valigia molto più grande per farci stare dentro tutte le emozioni, la gioia ma anche la tristezza, i pensieri seri ma anche le stupidaggini, il rispetto e la riconoscenza per chi si è preso la responsabilità di accompagnarti in un’esperienza così bella.

Una prospettiva di studio interessante dall’Olanda

By Laura Campaci,

Incontro con due giovani “ambassadors” dell’HZ University of Applied Sciences

Sono venute direttamente dall’Olanda, Giulia e Silvia, a raccontarci della loro esperienza in qualità di frequentanti del primo anno dell’Università di Vlissingen, sulla costa occidentale olandese.

Lo scorso venerdì 20 aprile le due giovanissime “student ambassadors” hanno incontrato i nostri studenti di quinta ITT per presentare loro l’HZ University of Applied Sciences e descriverne i vantaggi alla luce del loro prossimo “tuffo” nel futuro post diploma.

Si tratta di un’università molto giovane e moderna, frequentata da circa 5mila studenti distribuiti in quattro anni di studio per un totale di 22 corsi di laurea, otto dei quali impartiti in lingua inglese. Sono proprio questi otto percorsi a poter “fare gola” ai nostri studenti: infatti, almeno 500 studenti di questa università sono internazionali. I quattro anni di studio per costoro sono composti di sei semestri di insegnamenti teorici e due semestri di tirocinio in azienda. Ecco le facoltà, riportate con il loro titolo inglese: International Business, Tourism Management, Chemistry/Life Sciences or Applied Chemistry, Civil Engineering, Water Management, Logistics Engineering, Industrial Engineering&Management.

Il percorso di studi è improntato su un metodo scientifico e pratico, che favorisce il contatto con la realtà e il confronto, sin da subito, con l’applicazione concreta di ciò che si studia. Ad esempio, ci raccontano Giulia e Silvia, durante il secondo anno dedichi sei mesi alla creazione di una “student company” che, di fatto, consiste in una sorta di simulazione d’impresa.

Le due ambasciatrici italiane, oltre a masticare un ottimo inglese, sono già pienamente inserite nel nuovo contesto, felici di respirare un’atmosfera internazionale ricca di stimoli e di opportunità.

Secondo i dati forniti, le prospettive di carriera post laurea sono promettenti: il 67% dei laureati trova lavoro entro tre mesi dalla laurea, il 27%, invece, si iscrive a un Master.

Alcune indicazioni tecniche utili: la tassa prevista per il prossimo anno accademico 2018-19 è di 2060 euro per gli studenti europei. Riguardo il costo dell’alloggio, il costo base di una stanza per gli studenti del primo anno nel Campus universitario è di 275 euro al mese, fino a un massimo di 450 euro.

Per ogni dubbio o curiosità, è possibile consultare il sito: www.hz.nl/en.

È inoltre possibile partecipare a un Open Day il prossimo venerdì 29 giugno; per informarsi al riguardo si può inviare una mail a study@hz.nl.

Vuoi scambiare qualche opinione direttamente con gli studenti “ambasciatori” che frequentano l’università? Puoi contattarli tramite la pagina FB del gruppo: “HZ prospective students”.

Ritiro delle quarte Itt ad Assisi: un momento di riflessione e di condivisione

By Giulia Spolaor,

Anche quest’anno il San Marco ha organizzato per le classi quarte Itt un ritiro spirituale proposto agli studenti che desideravano trascorrere un fine settimana di meditazione, di riflessione e di cultura ad Assisi, sui luoghi di San Francesco e Santa Chiara.

Io ed alcuni miei compagni di scuola abbiamo deciso di partecipare a questa esperienza con entusiasmo e curiosità perché non avevamo mai visitato una città così bella come Assisi, alla ricerca delle origini e della storia dei Santi di quel luogo fantastico.

Siamo partiti venerdì 23 marzo, dopo aver terminato la mattinata a scuola, viaggiando in un piccolo pullman assieme alla professoressa Baruzzo, il professor Frascella e don Marco… sembrava non si arrivasse più!

Finalmente dopo cinque ore siamo giunti a destinazione, abbiamo sistemato le valigie nelle camere e siamo andati a cenare. Per smaltire la cena sostanziosa siamo andati a piedi a visitare la basilica di San Ruffino, dove abbiamo incontrato una simpatica suora che ci ha illustrato la storia di San Ruffino ed il luogo in cui è stato battezzato San Francesco.

Il giorno dopo il risveglio è stato traumatico: sveglia alle 6 per recitare le lodi e per visitare il santuario di San Damiano. Abbiamo trascorso la mattinata ascoltando un frate che ci ha raccontato la storia di Santa Chiara e di San Francesco. Successivamente, abbiamo visitato il santuario di San Damiano, luogo in cui è morta Santa Chiara, ed abbiamo avuto del tempo libero per riflettere sulle nostre scelte e sul nostro futuro. Nel pomeriggio invece siamo andati a piedi ad ammirare la Basilica di Santa Chiara, dove abbiamo visto la sua tunica, i suoi capelli protetti in una teca ed abbiamo pregato davanti alla sua tomba.

Dopo un po’ di tempo libero ci siamo ritrovati alla Basilica di San Francesco, costruita per ospitare le spoglie del santo, dove abbiamo apprezzato la bellezza degli affreschi di Giotto che raccontano, attraverso l’arte, la storia di Francesco e abbiamo visto il monastero nel quale sono ospitati molti frati francescani. Alla sera, dopo aver cenato, abbiamo trascorso un’oretta di divertimento in compagnia.

Infine siamo andati a visitare l’eremo delle carceri, dove abbiamo celebrato la messa nella cripta costruita su uno dei luoghi in cui San Francesco ed i suoi seguaci si rifugiavano per riflettere e pregare.

Successivamente abbiamo percorso un tragitto in mezzo alla natura dove abbiamo avuto del tempo per pensare e proiettarci nel futuro per capire come affrontarlo.

Questa esperienza è stata un’opportunità meravigliosa, che rifarei altre mille volte perché ci ha permesso di riordinare le nostre idee sulle scelte e sulle amicizie, ma allo stesso tempo ci ha aiutati a staccarci dalla realtà di tutti i giorni per ritornare a scuola e nelle nostre case con più serenità.

Festa dei Giovani 2018: nessuno è escluso!

By Cristiano Piccolo,

#NessunoEscluso: è stato questo il motto della festa dei giovani di quest’anno che si è tenuta a Jesolo il 4 Marzo.

Il Movimento Giovanile Salesiano Triveneto è solito organizzare questo momento di aggregazione e di festa per tutti i giovani del Triveneto con lo scopo di far cogliere il messaggio cristiano in tutta la sua bellezza.

Il motto “nessuno escluso” rispecchia molto bene anche i numeri di questo evento: 14.000 partecipanti, tra i quali c’erano 400 animatori, 200 ragazzi nei workshop e 40 tecnici. Tutti quanti accomunati dal desiderio di trascorrere una giornata di divertimento e festa insieme.

Anche della nostra scuola sono state coinvolte ben 62 persone: 45 giovani sia di ITT che di CFP di tutte le fasce di classi hanno partecipato alla festa, tre ragazzi ai workshop, due al coro, dodici allo staff (foto, logistica).

Come diceva don Bosco, “Il diavolo ha paura della gente allegra”, e così è stato anche a Jesolo: musica, spettacolo, stand, testimonianze, giochi e animazioni sono stati gli elementi principali della festa che l’hanno resa un vero giorno di allegria. La giornata è iniziata in palazzetto con musica e balli i quali, a mano a mano che i ragazzi entravano, hanno reso l’atmosfera sempre più carica. A questo punto è iniziato il momento tanto atteso, lo spettacolo. Esso narrava le vicende di una nave, della sua ciurma e del suo saggio capitano, pronto ad accogliere a bordo chiunque avesse buona volontà e coraggio, da cui il motto #NessunoEscluso.

Durante lo spettacolo c’è stato anche un momento di testimonianza da parte di alcuni responsabili di un oratorio Salesiano di Bari, i quali hanno brevemente raccontato le attività che essi svolgono per salvare dalla criminalità i ragazzi di quella zona. Al termine della prima parte dello spettacolo si è svolta la santa Messa, presieduta dall’ispettore salesiano del triveneto Don Roberto Dal Molin. Al termine c’è stata la pausa pranzo nella quale i ragazzi hanno potuto girare per i diversi stand espositivi allestiti dentro e fuori il pala Arrex o andare in spiaggia dove li attendeva musica e giochi sulla sabbia, che nonostante il clima ancora invernale, hanno divertito tutti! Nel pomeriggio la festa si è spostata di nuovo in palazzetto e, dopo un momento di musica e animazione, si è conclusa anche l’ultima parte dello spettacolo. Al termine tutti sono tornati a casa pieni di entusiasmo con un nuovo insegnamento: nessuno deve essere escluso.

Tutto questo io l’ho vissuto da dietro le quinte, dando una mano come tecnico audio. Il mio compito era quello di gestire le basi audio e le canzoni che dovevano essere riprodotte sia durante lo spettacolo, sia durante i momenti di animazione. È stata davvero un’esperienza unica che, nonostante la stanchezza del giorno successivo, mi ha riempito il cuore di allegria e soddisfazione, soddisfazione per aver contribuito, seppur in piccola parte, a rendere felici quasi 6000 persone.

Primo turno dei tornei sportivi del San Marco: “una partenza da urlo”!

By Laura Campaci,

Facciamo il punto della situazione riguardo le competizioni fin qui affrontate dalla nostra scuola nei tradizionali appuntamenti sportivi che ci vedono impegnati ogni anno nell’atletica, nella pallavolo, nel tennistavolo e nella pallacanestro.

Il primo torneo a cui abbiamo partecipato è stato la corsa campestre a Mira, presso lo stadio comunale del rugby, il 21 dicembre dello scorso anno: hanno partecipato cinque ragazzi e abbiamo ottenuto un argento con Gardinal Gabriele (2mecc), secondo nella categoria allievi su 2000 metri. A livello di istituto nella categoria allievi siamo arrivati settimi.

Il secondo torneo è stato quello di tennistavolo, il 6 marzo scorso, presso la palestra del Bruno-Franchetti: doppietta oro-argento e titolo di campionesse provinciali per le allieve! Prima coppia classificata Zanini Serena di 2grA e Segato Valentina di 1grB, seconda invece la coppia Cojocariu Giorgiana e Cazzaro Sofia (3grB). Entrambe le coppie si sono così qualificate per la fase regionale che si disputerà a Caorle il 26 marzo.

Nella categoria Juniores femminile, torneo a formula con singolare, è campionessa provinciale Baldan Agnese (3IttB), mentre Ribaudo Silvia ha raggiunto la terza posizione.

 Nel giorno della festa della donna, l’8 marzo, le nostre giovani pallavoliste ci hanno regalato altri bei successi. La sfida della Pallavolo categoria Allieve è stata giocata proprio al San Marco: siamo arrivati terzi nel nostro girone e quinti complessivamente. Dieci le ragazze che hanno raggiunto questi risultati: Carlotta Bonesso, Giulia Anna Maria Bruno, Sara Scaramuzza (1Itt), Giorgiana Cojocariu (3grB), Giulia Favaro e Serena Zanini (2grA), Veronica Parisatto (2grB), Swami Maso (2Itt), Giulia Dittadi e Laura Motta (1grB).

Il 13 marzo abbiamo, infine, partecipato al torneo di Pallavolo nella categoria Allievi presso il liceo Veronese di Chioggia guadagnando la vittoria: siamo campioni provinciali! Di conseguenza parteciperemo alla fase regionale, che si disputerà l’11 aprile a Belluno. Dieci gli studenti coinvolti: Giacomo Busatto, Giovanni Cecchinato e Alessandro Zago (3elettro), Mattia Girardi (3Itt ), Andrea Mistretta (2mecc), Andrea Baesso (2grB), Gioele Favaro (1grB), Samuele Gollo (1elettro), Juan Daniel Sanvido (1duale), Mattia Sgorlon (1Itt).

Anche all’interno della nostra scuola, intanto, ci stiamo tenendo in allenamento con tante occasioni di sana competizione sportiva e di condivisione. In pausa pranzo, negli scorsi mesi, il prof. Andrea Rosso e don Michele hanno organizzato il torneo di calcio a 5 durante la pausa pranzo.

Alla sfida, chiamata “#TorneoDiApertura”, hanno partecipato 14 classi del Cfp: è cominciata il 23 ottobre e si è conclusa il 24 gennaio. È risultata vincitrice la 2elettro: i componenti della squadra erano Riccardo Marcato, Nicolò Vettorel, Riccardo Berton, Federico Casarin, Simone Maistrello, Alberto Scarpa.

Hanno vinto la classifica “cannonieri” Nicolò Vettorel (2elettro) con 25 goal, secondo Samuele Chinellato (1duale) con 15 reti, e terzi a pari merito Federico Tegon e Luca Martignon (entrambi di 3grA) con 14 centri.

Attualmente sono in svolgimento, sin da fine febbraio, i tornei in pausa pranzo di pallavolo, pallacanestro, calcio balilla e tennis tavolo. A presto per i risultati!