Un vestito tutto nuovo per il San Marco

By Matteo Dittadi,

Ecco la storia del restyling del nostro logo

Ci avete messo un anno per fare un cerchio?

Questa è la domanda che potrebbe suscitare il primo impatto con i risultati di un lavoro graduale e progressivo che ha portato alla realizzazione del nuovo logo dell’Istituto Salesiano San Marco.

Ma i grafici che se ne sono occupati mettono le mani avanti: è stata una lunga incubatrice, fatta di rifiuti (anche di 7/8 versioni in una volta!), di idee, di creatività, di spontaneità, ma anche di casualità, come accade quando si è in cerca di ispirazione.

Il logo precedente, ormai “vecchio” di circa 12 anni, necessitava di essere reso più attuale e moderno, e forse anche più comprensibile.

Nel restyling si è rifatto il ragionamento di sintesi frutto di un confronto accurato già compiuto anche in passato, ma le cose che si voleva rendere presenti all’interno del logo erano troppe e troppo eterogenee. Ha vinto, perciò, l’idea di un denominatore comune capace di raccontare chi vuole essere il San Marco: il punto di vista comune, che metteva d’accordo tutti, è il lavorare sull’educazione dei giovani e l’elemento distintivo è, infatti, la formazione della persona. Formazione che è salesiana, ma anche tecnica e professionale, indipendentemente dall’indirizzo.

D’altro canto, si voleva giocare su un logo che fosse costituito di un elemento, dotato, a sua volta, di sotto elementi che rimandassero al logo principale, date le molteplici realtà che caratterizzano il San Marco: ciascuna anima, quindi, con una propria identità, senza che tuttavia fosse difficile ricondurla a quella principale.

Si è scelta perciò la strada della sintesi assoluta, individuando un codice comunicativo primordiale, forse scontato e banale, ossia la forma geometrica: eppure, nella sua semplicità, la forma geometrica trasmette l’idea di scuola, determina uno spazio.

Un ragionamento che ha avuto inizio dal primo logo, il cerchio che rappresenta il San Marco, e che poi si è declinato per tutti gli altri, abbinando il numero dei lati al tempo del percorso: così il cerchio rappresenta la formazione integrale della persona, a tutto tondo, la ripetitività dell’azione educativa, la completezza; il triangolo è il percorso triennale del Cfp, il pentagono il quinquennio dell’Itt, l’esagono rappresenta il post diploma.

Pur mantenendo le differenze cromatiche (ad esempio arancione per il Cfp, azzurro per l’Itt) e risultando dei loghi autonomi, sono tutti facilmente abbinabili a quello principale del San Marco.

Stratificando i ragionamenti, si tratta metaforicamente di un processo di evoluzione: ogni ragazzo arriva al San Marco come fosse materia grezza, “primordiale”, che va smussata negli angoli e che ha come obiettivo il cerchio. Il percorso al San Marco (in qualsiasi momento della vita) tende simbolicamente verso il cerchio ideale.

L’elemento geometrico, tuttavia, si vede sempre solo in parte, a metà: come di un iceberg si vede solo la parte emersa, così quando entri in contatto con il San Marco riesci sempre a vedere solo una parte di questa grande e sfaccettata realtà. La metafora dell’iceberg inoltre dice che facciamo emergere il meglio e diamo evidenza alla parte migliore di ciascuno, anche se poi sotto c’è molto altro.

Infine, la metà di queste forme geometriche ben rappresenta una “casa che accoglie”, come amano definirsi ed essere le realtà salesiane: un tetto che ti copre e che ti protegge (dalla forma più semplice, la tenda, a quella più complessa, l’edificio all’avanguardia).

Si tratta di segni semplici che lasciano aperta la possibilità di altri ragionamenti, per permettere altre letture.

 

L’identità visiva del San Marco è, in aggiunta, dinamica: non ha un unico logo e interagisce tra la parte verbale e la parte visiva. Non esiste una cristallizzazione del logo e ciò permette di utilizzarlo secondo una declinazione più consona per ciascuno, a seconda delle circostanze.

Anche il lettering ha visto un ragionamento ad hoc: si è optato per un disegno da zero con l’obiettivo di dare un’identità forte a una realtà con un “naming” che rende difficile l’originalità, dato che di “San Marco” ce ne sono in gran quantità nel contesto veneziano.

L’unico cameo di Venezia, memore della storia di questo istituto, è il rimando ai “nizioleti” sulle calli veneziane, il cui utilizzo è altrettanto emblematico: indicare la strada, avere una funzione di orientamento, che si associa ai precedenti ragionamenti sull’attenzione all’educazione.

Il nome della scuola risulta tutto maiuscolo con una lettera minuscola, la “r”, che è un altro esempio di come la ricerca di una soluzione grafica di comodità e la motivazione possano fondersi in un risultato originale: i ragazzi, quando arrivano, non sono come noi vorremmo che fossero, sono “fuori luogo”, ma alla fine il percorso di maturazione ed educazione li rende altrettanto unici ma ben “contestualizzati”.

Gradualmente, il nuovo “vestito” del San Marco sarà “indossato” sul sito, sulla carta intestata, sui biglietti da visita, sui depliant, sui libretti, sui diari, sui badge, sulla segnaletica.

Un “branding book” (che sarà caricato anche sul sito) racconterà il lungo iter di regole, scelta dei colori, lettering etc. che ha condotto la riflessione a questo risultato, che è solo una delle tante novità con cui accogliamo, in questi giorni di inizio anno scolastico, i nostri studenti.

Corso di Tecnica Superiore per l’AUTOMAZIONE ed i SISTEMI MECCATRONICI

By Ismaele Furlan,

SELEZIONI ITS 2018

Il 21 Settembre 2018, presso l’Istituto Salesiano San Marco via dei Salesiani 15, Mestre (Ve), aula C3 si svolgeranno le selezioni del Corso di Tecnica Superiore per l’AUTOMAZIONE ed i SISTEMI MECCATRONICI.

Per partecipare compila ed invia la domanda alla selezione su www.itsmeccatronico.it

  • Specializzazione post-diploma.
  • Corso di durata biennale.
  • 2.000 ore di cui 800 in azienda.
  • 95% di diplomati occupati.
  • Docenti esperti dal mondo aziendale e universitario.

 

Chi siamo
Il Tecnico Superiore per l’automazione ed i sistemi meccatronici opera nel contesto delle soluzioni utilizzate per realizzare, integrare, controllare macchine e sistemi automatici destinati ai più diversi tipi di produzione. Utilizza i dispositivi di interfaccia tra le macchine controllate e gli apparati programmabili che le controllano sui quali interviene per programmarli, collaudarli e metterli in funzione documentando le soluzioni sviluppate. Gestisce i sistemi di comando, controllo e regolazione. Collabora con le strutture tecnologiche preposte alla creazione, produzione e manutenzione dei dispositivi su cui si trova ad intervenire. Cura e controlla anche gli aspetti economici, normativi e della sicurezza.

Come iscriversi
La domanda di partecipazione alla selezione va presentata entro il 20 settembre 2018 attraverso il sito web www.itsmeccatronico.it. Poiché il corso è a numero chiuso (24 partecipanti per la sede di Mestre) è necessario superare una selezione, che si terrà presso la sede dell’ITS in via dei Salesiani 15 Mestre (Ve) aula C3, il giorno 21 settembre 2018 dalle ore 09.00 alle ore 18.00.

La selezione
La selezione prevede la somministrazione di un test di Inglese, Informatica e cultura tecnica di base (saranno richieste normali conoscenze a livello di scuola media superiore), ed un colloquio attitudinale.

La classe
24 studenti in possesso di diploma di scuola media superiore. L’età non conta.

Servizi presenti

  • aule e laboratori attrezzati
  • servizio mensa
  • servizio bar
  • servizio accoglienza residenziale per gli studenti fuori sede

Contributo di partecipazione e borse di studio

  • per la frequenza è richiesto un contributo annuale di 500€ che include il materiale didattico e di laboratorio.
  • sono previste borse di studio annuali per i migliori allievi;
  • sono previste esenzioni dal contributo per gli studenti in relazione al reddito familiare.

Durata
4 semestri da 500 ore ciascuno, per un totale di 2000 ore di formazione suddivise in due anni, svolte tra lezioni teoriche in aula, esercitazioni pratiche, visite di studio, lavoro di squadra e tirocinio presso aziende del settore. Il project work in azienda, di 800 ore, è integrato con le attività di aula e laboratorio. Durante tale attività saranno sviluppati progetti di studio e ricerca.

Erasmus+
Durante la sospensione estiva sono previsti tirocini all’estero presso aziende del settore con le borse di studio del progetto Erasmus+.

Periodo di svolgimento
1° anno

  • semestre 1 da ottobre 2018 a febbraio 2019
  • semestre 2 da marzo 2019 a giugno 2019

2° anno

  • semestre 1 da ottobre 2019 a febbraio 2020
  • semestre 2 da marzo 2020 a giugno 2020 con sospensione durante luglio, agosto, settembre e le vacanze di fine anno.

Frequenza
5 giorni la settimana mediamente di 8 ore giornaliere dal lunedì al venerdì in alternanza scuola e lavoro.

Titoli riconosciuti
esame finale con commissione ministeriale e rilascio del titolo statale (diploma con valore legale) di TECNICO SUPERIORE RICONOSCIUTO A LIVELLO EUROPEO (5° livello quadro europeo qualifiche EQF). All’interno del percorso di studi è previsto il conseguimento della certificazione di inglese almeno pari al livello B2.

Info & contatti
info@itsmeccatronico.it – ifurlan@itsmeccatronico.it
Tel. 0444 302980 – 338 5251343

Scarica da qui la brochure.

Un campo estivo da ricordare!

By Ilenia Zaramella,

Tutto è cominciato un po’ per caso e grazie all’invito di don Marco e don Michele. Era la prima volta che facevo l’animatrice. Siamo partiti il 30 Giugno 2018: gli animatori Ilenia, Giulia, Samuel e Anatolij, i professori Rosso, Tiengo, Pesce, Fortuna, De Biasio, don Marco, don Michele e una quarantina di ragazzi del biennio CFP e ITT hanno raggiunto Auronzo di Cadore. La casa salesiana che ci ha accolti è il Soggiorno Alpino San Domenico Savio.

Durante il soggiorno il meteo non è stato nostro amico: pioveva spesso e di conseguenza molte attività sono saltate. Nonostante ciò non ci siamo fermati. Tra passeggiate e giochi dentro e fuori casa ce la siamo passata più che bene. Tra le numerose mete raggiunte, abbiamo avuto l’occasione di ammirare il lago di Auronzo, il parco e le Cascate di Somadida.

Le giornate erano impegnative ma divertenti. Si partiva dalla sveglia che veniva fatta con vari tipi di musica, incluso il tamburare sulle pentole, poi si passava al buongiorno, ai giochi, alle passeggiate tra i boschi e ai momenti formativi, dove io e i ragazzi abbiamo imparato a conoscere Michele Magone, uno dei ragazzi di don Bosco. Le serate si alternavano tra animazione e serate cinema per concludere con la buonanotte da parte di professori o animatori.

Questa settimana è passata in fretta, mi ha dato modo di crescere, relazionarmi ed espormi con gli altri facendomi superare un po’ la timidezza.

Ringrazio i professori e tutti i miei compagni di viaggio per aver creduto in me e consiglio a tutti questa bellissima ed utile esperienza.

Migliorare l’inglese a Bournemouth: vacanza studio per 22 ragazzi del Cfp!

By Laura Campaci,

Dal 30 giugno al 7 luglio ventidue ragazzi dei quattro indirizzi (grafica, meccanica, elettro, duale) delle classi seconde Cfp, accompagnati dai professori di lingua inglese Edy Aceto e Francesco Della Valle, sono stati a Bournemouth, nel Sud dell’Inghilterra, per una vacanza studio.

La scuola che i ragazzi hanno frequentato si chiama “ETC International” e si è occupata di tutta la parte organizzativa: l’alloggio nelle famiglie per tutto il gruppo, le lezioni, le escursioni…

Domenica 1 luglio, il giorno successivo all’arrivo, i ragazzi sono stati a Londra con i loro insegnanti: hanno avuto la possibilità di coniugare la visita culturale alla capitale con lo shopping.

Da lunedì sono cominciate le lezioni che si svolgevano sempre al mattino; il pomeriggio era invece dedicato ad alcune attività ricreative e di esplorazione del territorio locale. Ad esempio, giochi in spiaggia, un giro in bicicletta, la visita alla bellissima spiaggia di sassi di Durdle Door, l’escursione alla cittadina di Salisbury e alla sua cattedrale che conserva una copia della Magna Charta, un’attività simile a una “caccia al tesoro” per conoscere meglio Bournemouth.

I professori sono stati molto contenti dell’esperienza presso l’ETC perché ha permesso di inserire i ragazzi in classi multiculturali, per l’accoglienza e per il pranzo distribuito dalla scuola – non il classico panino, ma una mensa con un’offerta molto variegata e sana – per l’elasticità e la flessibilità nella gestione delle attività, per il personale addetto all’organizzazione delle attività pomeridiane (una menzione speciale a Paco, la guida per tutto il periodo, al quale i ragazzi si sono molto affezionati).

Grande soddisfazione anche per il comportamento dei ragazzi e il loro coinvolgimento in tutti i momenti trascorsi insieme, creando un bel gruppo coeso.

Sfacciatissima fortuna anche con il meteo, nonostante la nomea che aleggia sull’Inghilterra: una settimana di sole intenso e di bel tempo, che ha permesso di godere ancor di più delle numerose attività all’aperto e dei paesaggi sul mare.

Al via anche al San Marco un corso post diploma ITS per l’automazione e i sistemi meccatronici!

By Claudia Cellini,

Una nuova opportunità, un nuovo stimolo, una nuova, preziosa occasione di inserimento nel mondo lavorativo per i nostri studenti.

L’ITS Academy Meccatronico Veneto è tutto questo, grazie alle possibilità che offre per la formazione e il successivo sbocco professionale: in Veneto, infatti, è forte la domanda di tecnici specializzati in questo settore, tanto che i dati dicono che il 95% dei diplomati all’ITS Meccatronico Veneto è occupato (fonte Miur/Indire, Monitoraggio nazionale 2018 sul Sistema ITS).

Questa fondazione, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione e dalla Regione Veneto, costituita da Università di Padova, Istituti Superiori, Province, imprese e loro organizzazioni, organizza corsi di formazione tecnica superiore in cinque province (Mestre, Padova, Vicenza, Schio, Verona) e vede il nostro Istituto come riferimento e coordinamento delle attività che avranno inizio a partire da ottobre 2018, in stretta collaborazione con molte scuole del territorio veneziano, coinvolte in questo progetto attraverso una condivisione attiva: Istituto Tecnico Industriale Statale “Zuccante” di Mestre, Istituto di Istruzione Superiore “Levi-Ponti” di Mirano, Istituto di Istruzione Superiore “Pacinotti” di Mestre, Collegio salesiano “Astori” di Mogliano Veneto, Istituto Tecnico Tecnologico “Fermi” di Venezia, Liceo “Majorana-Corner” di Mirano, Istituto di Istruzione Superiore “Bruno-Franchetti” di Mestre.

L’ITS Academy Meccatronico Veneto è una Scuola Speciale di Tecnologia, un “piccolo politecnico” specializzato nella meccatronica, in contatto diretto con le industrie del settore: i professori saranno, infatti, per il 50% provenienti dalle scuole e per l’altro 50% direttamente dalle aziende, assicurando un costante confronto con le necessità e le richieste del mondo produttivo.

Il corso, con cadenza biennale (il primo sarà quindi 2018-2020), è a numero chiuso con 24 posti.

Per essere ammessi occorre partecipare gratuitamente ad una selezione che si terrà il 17 luglio 2018 a Vicenza presso la sede dell’ITS. La domanda di partecipazione alla selezione va presentata entro il 16 luglio 2018 attraverso il sito web www.itsmeccatronico.it. Può partecipare alla selezione chi possiede un diploma di scuola media superiore quinquennale rilasciato dal Ministero della Pubblica Istruzione o un titolo di studio straniero equipollente, riconosciuto dallo Stato Italiano. La selezione consisterà in una valutazione dei titoli (tipo di diploma e voto ottenuto all’esame di Stato); un test di inglese, informatica e cultura tecnica di base (sono richieste le normali conoscenze a livello di scuola media superiore); un colloquio attitudinale.

Le lezioni si svolgeranno poi a Mestre da ottobre:

  • 500 ore per 4 semestri per 2.000 ore totali(corso ottobre-febbraio e marzo-giugno);
  • 1.200 ore tra lezioni in aula, esercitazioni in laboratorio e visite di studio;
  • 800 ore di tirocinio in aziende del settore;
  • 5 giorni di frequenza alla settimana(lunedì-venerdì);
  • 8 ore al giorno in alternanza tra scuola e lavoro;
  • 50% dei docenti proveniente dal mondo del lavoro.

Durante la pausa estiva (luglio-settembre), inoltre, sono previsti tirocini all’esterocon le borse di studio del progetto Erasmus+.

Ai corsisti è richiesta una quota annua di iscrizione di 500 Euro, suddivisa in due rate, ma sono anche previste borse di studio per i migliori e esenzioni per chi si trovi in condizioni economiche disagiate (ISEE). Al termine del Corso viene rilasciato il Diploma di Tecnico Superiore per l’Automazione ed i Sistemi Meccatronici, riconosciuto a livello europeo (5° livello quadro europeo delle qualifiche – EQF).

 

 

A Malta per mettersi in gioco con l’inglese e con il lavoro

By Anna Busetto,

Resoconto dello stage all’estero di alcuni ragazzi delle terze grafiche Cfp

 

Nel mese di marzo le classi terze Cfp di grafica sono state tutte riunite ed è stato loro proposto un progetto che consisteva nel fare un’esperienza lavorativa di tre settimane all’estero: è stato chiesto a chiunque volesse partecipare di sostenere un test in lingua inglese e uno motivazionale ed i sette migliori test sarebbero stati di quelle persone che sarebbero poi partite.

Ho accettato questa sfida, ci ho provato e sono stata selezionata con altri miei compagni: Elisa Marchiori, Paola Citton (3grC), Pietro Saccon, Federico Sandi (3grA, come me) e Diego Bozzola e Sofia Polonio (3grB).

Il 22 Aprile 2018 siamo partiti con il professor Tiengo: direzione Malta! Abbiamo preso l’aereo da Milano ed una volta arrivati a Malta è venuto a prenderci un signore per portarci alle rispettive case. Noi ragazze abitavamo tutte insieme a Pembroke, in una famiglia: appena arrivate ci aspettava Jeffrey, il proprietario di casa, che ha accolto me e le mie tre compagne. I ragazzi sono stati accolti da un’altra famiglia.

L’obiettivo di questo viaggio era di farci fare uno stage in lingua inglese. Abbiamo iniziato a lavorare il 24 aprile. La mia azienda era un po’ lontana da casa, due ore di viaggio all’andata e due al ritorno, con due scali con l’autobus. Mi svegliavo alle 06.30 e dovevo essere in azienda alle 09.30, l’azienda era una delle più conosciute a Malta e aveva qualche macchina da stampa digitale a grande formato. Ero in azienda con Federico e il titolare ci ha fatto lavorare nell’ambito della prestampa, nonostante la nostra formazione in questi tre anni sia stata nella stampa…

I primi giorni sono stati faticosi, non sapevamo come muoverci con i programmi, ma grazie ai compagni e al professore siamo riusciti ad imparare in fretta.

Secondo me questa esperienza nel complesso mi ha fatta crescere molto a livello personale: ho approfondito la lingua inglese ed ho imparato un mestiere nuovo. Il mio obiettivo di un’esperienza come questa era quello di tornare a casa avendo arricchito le mie conoscenze, scoprendo una cultura a me nuova, le usanze e soprattutto notando se i metodi di lavoro sono differenti o uguali ai nostri. Non ho avuto difficoltà con la lingua perché se non capivo qualcosa mi veniva rispiegato con tranquillità e comprensione. Mi è piaciuta l’idea di fare le valigie ed andare in un paese a me estraneo ed essere indipendente e autosufficiente, dovermi arrangiare alle prime difficoltà e di fronte ad altre chiedere consigli e aiuti.

Il rapporto con la famiglia è stato positivo, e anche in questo caso mi ha permesso di conoscere un’altra dimensione: a parte qualche incomprensione, sono state persone gentili. Avevano tre figli, due cani, un gatto e qualche tartaruga; ho avuto il piacere di conoscere la figlia di qualche anno più grande di me, lei mi ha aiutata per quanto riguarda gli spostamenti con gli autobus e le strade, mi ha anche consigliato quali città visitare sia nell’isola di Malta che in quella di Comino e Gozo.

In azienda, come ho già detto, all’inizio è stata dura, ma sono tornata a casa con nuove competenze ed una prima esperienza di lavoro ricca di impegno, sia da parte mia, che dal tutor aziendale.

Consiglio a tutti i miei compagni questa sfida, perché potrà servire nel proprio futuro lavorativo e soprattutto fa crescere, maturare e diventare responsabili.

“Tutta un’altra ASL!”: il San Marco premiato per il video che racconta l’alternanza scuola lavoro con la Fondazione di Venezia

By Davide Sartori,

Lo scorso 29 maggio il San Marco è stato premiato con un bellissimo secondo posto per il video che alcuni ragazzi delle classi quinte Itt A e B hanno realizzato per il progetto di Alternanza Scuola Lavoro svolto l’anno scorso con la Fondazione di Venezia e l’Ufficio Scolastico regionale. Alla premiazione erano presenti la sig.ra Carla Funes Nova, responsabile del servizio di ASL della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, il dott. Capuzzo, direttore di camera servizi e la dott.ssa Giorgia Mimmo di Fondazione di Venezia.

“Tutta un’altra ASL”, questo il titolo che la Fondazione di Venezia ha dato al progetto di Alternanza Scuola Lavoro che è stato attivato in collaborazione con vari enti e Licei della provincia di Venezia.

Siamo stati coinvolti nell’iniziativa a marzo 2017 con un compito particolare: documentare attraverso un reportage video le esperienze di inserimento lavorativo degli studenti.

Abbiamo partecipato quindi al progetto attivando una vera esperienza di lavoro con circa venti studenti del quarto anno, realizzando complessivamente sette cortometraggi che raccontano questa bellissima attività.

Dopo la presentazione degli elaborati avvenuta a novembre presso la sede della Fondazione di Venezia, l’ITT San Marco ha aderito inoltre al concorso nazionale promosso da Unioncamere intitolato “Storie di alternanza”, con l’obiettivo di valorizzare e dare visibilità ai racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici italiani di secondo grado.

Il video iscritto al concorso racconta il lavoro di videomaking, produzione e postproduzione svolto dai nostri studenti ed evidenzia la valenza formativa e professionale dell’attività, senza nascondere le difficoltà incontrate ma anche la soddisfazione per quanto prodotto.

Il progetto è stato apprezzato e ha vinto, appunto, il secondo premio!

Oltre alla soddisfazione per il risultato raggiunto, rimane la consapevolezza dell’alto livello formativo raggiunto con gli studenti e l’efficacia di esperienze ricche e coinvolgenti di ASL.
Un ringraziamento particolare alla dott.ssa Livia Andrigo dell’Ufficio Scolastico Provinciale e alla dott.ssa Giorgia Mimmo della Fondazione di Venezia per aver coinvolto l’Istituto San Marco in “Tutta un’altra ASL”: per noi è stato davvero così!

Così commenta Elisa Bulegato, una ragazza di 5° A Itt che ha partecipato al progetto insieme ad altri compagni:

“Dopo aver partecipato al corso di eccellenza sulla video intervista ci è stato chiesto di realizzare delle video interviste agli studenti, della scuola superiore del comune di Venezia, che avevano svolto un percorso di Alternanza Scuola-Lavoro per Fondazione Venezia. Abbiamo quindi realizzato, suddivisi in piccoli gruppi, una video intervista ad ogni ragazzo coinvolto. Lo scopo era far capire al pubblico qual è l’obiettivo del progetto “Tutta un’altra asl” con le parole di chi si è messo in gioco in prima persona. È stato realizzato anche un video con la nostra versione, in quanto le ore impiegate a realizzare le video interviste ci sono state conteggiate come ore di alternanza scuola lavoro e perché per noi metterci in gioco in questo modo, non avendo creato nulla del genere prima, è servito per migliorare le nostre abilità e per applicare concretamente quello che i nostri insegnanti ci hanno insegnato durante il corso. Aver poi partecipato al concorso, indetto dalla Camera di Commercio, con il nostro video ed essere stati successivamente premiati, tra altre scuole, è una soddisfazione incredibile, significa che il nostro impegno è stato ripagato e che il lavoro svolto è stato apprezzato.

Il San Marco è quinto in Italia al concorso di Schneider Electric sull’efficienza energetica e la sostenibilità

By Ismaele Furlan,

Il 31 maggio l’Istituto Salesiano San Marco di Mestre (Ve) è stato premiato, all’interno del concorso indetto dalla multinazionale Schneider Electric, con una quinta posizione per il proprio progetto intitolato “The School Energy Savers”, con cui è stato implementato un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici e termici, completamente progettato e

realizzato da un gruppo di studenti della classe quinta meccatronica, per il settore Elettromeccanico e Meccatronico dell’edificio scolastico.

Il concorso, giunto alla sua ottava edizione, ha visto la partecipazione di 38 scuole in Italia ed è stato promosso dall’azienda multinazionale Schneider Electric con sede italiana a Stezzano (BG) in accordo con il MIUR, Confindustria, Hoepli, Mondo Scuola Lavoro.

“Green Technologies Award – verso Impresa 4.0 e Scuole Sostenibili” premia la creatività dei giovani talenti degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore e dei Centri di Istruzione e Formazione Professionale.

L’obiettivo della competizione è valorizzare i temi dell’energia e della sostenibilità coinvolgendo gli studenti nella proposta di progetti che rendano più efficienti, funzionali e intelligenti edifici scolastici – ma anche strutture di altro tipo – attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali e interconnesse.

Il concorso metteva in palio, quest’anno, premi per un valore complessivo di oltre 22.000 euro, in denaro e dotazioni tecnologiche didattiche.

 

La cerimonia di premiazione si è tenuta il giorno 31 maggio 2018 presso la sede Schneider Electric di Stezzano (BG), alla presenza del dott. Antonio Scincariello del MIUR, di Sara Pavesi e Fabrizio Berlendis a rappresentare Confindustria Bergamo, di Giovanni Ulrico Hoepli, Amministratore Delegato dell’omonima casa editrice; insieme a loro anche Dario Mangiò, Direttore Marketing Communication Italia, Centro ed Est Europa e Israele di Schneider Electric, la Direttrice Affari Istituzionali dell’azienda Laura Bruni.

Sono stati sei i ragazzi dell’attuale 5IttC del San Marco che hanno partecipato al progetto con la supervisione del loro professore, Ismaele Furlan, in particolare Davide Falcon, Stefano Corazzin, Nicolò Melinato, Gabriele Zen, Andrea Longobardi, Elia Buso.

La formazione iniziale dell’accademia efficienza energetica seguita dai ragazzi nel giugno 2017 presso il centro di formazione Schneider Electric a Stezzano (BG) ha gettato le basi concettuali per lo sviluppo dell’idea progettuale che poi è stata implementata nel corso dell’intero anno scolastico 2017 2018.

 

Il valore tecnico della soluzione messa in atto dal gruppo di lavoro “The School Energy Savers” è indiscutibile, spaziando dalle competenze tecniche di progettazione, realizzazione, messa in servizio, post processing dei dati e realizzazione della proposta di efficientamento energetico, i ragazzi hanno appreso il valore e superato le difficoltà del lavoro in team ad alto contenuto teorico.

Le fasi principali del progetto sono state:

  • la progettazione e la realizzazione di dispositivi datalogger (dispositivi per la registrazione e mappatura di temperatura, umidità relativa e luminosità dei locali);
  • l’integrazione dei dispositivi con la piattaforma Thingspeak per il salvataggio e l’analisi in tempo reale dei dati rilevati con campionamenti automatici per tutta la stagione invernale 2017 2018 ( 4 mesi ) per un totale di più di 50’000 dati gestiti per ciascun datalogger, in totale sono stati registrati e salvati più di un milione di dati di campo;
  • l’analisi e la redazione dell’Audit Energetico del settore che mette in evidenza le criticità di consumo e utilizzo degli impianti e le possibilità di miglioramento della gestione energetica dei locali;
  • la formulazione di una proposta concreta di investimento orientata dall’analisi eseguita e mirata al miglioramento della classe energetica;
  • la presentazione dei risultati ottenuti al committente e al pubblico interessato.

Il lavoro condotto ha consentito il confronto con tecnologie e concetti di alto livello tecnico e concettuale, l’apprendimento di nozioni, lo studio e l’ottimizzazione degli impianti di un edificio il tutto gestito tramite Cloud.

I temi del nostro presente industriale e produttivo quali IOT (Internet of Things) e INDUSTRIA 4.0 sono stati espressi pienamente dal gruppo di lavoro “The School Energy Savers” che hanno realizzato vera innovazione e messo in campo passione e tenacia da veri professionisti.

Attività solidali: un abbraccio “brasileiro” per dirci grazie!

By Laura Campaci,

Possiamo finalmente tirare le somme riguardo le attività solidali che quest’anno ci hanno visti impegnati a raccogliere offerte per la missione di don Roberto Cappelletti in Brasile: la missione è al confine con la Colombia, nel cuore dell’Amazzonia, molto lontana dai centri abitati. Chi patisce le conseguenze della povertà culturale ed economica sono soprattutto i bambini, e proprio a loro era rivolta l’attenzione delle nostre iniziative. A partire dalla Festa del Centro, il primo ottobre, passando per le Merende del periodo di Avvento e di Quaresima e le offerte delle famiglie, siamo approdati alla merenda e al pranzo solidali del giorno delle Olimpiadi, lo scorso 16 maggio. In totale, sono stati raccolti 7.356 euro!

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Qualche giorno fa sono arrivati a don Enrico i ringraziamenti di don Roberto, che ci scrive queste parole:

“Carissima Comunità salesiana, carissimi docenti e allievi,

il San Marco fa parte della mia storia di vita salesiana. Ho vissuto lì il mio secondo anno di tirocinio. E sempre tengo nella mia mente bellissimi ricordi. Sono padre Roberto Cappelletti, missionario nell´Amazzonia brasiliana, nella missione di Iauaretê, che quest´anno voi avete deciso di sostenere e aiutare. Sono qui, con le mie povere parole, semplicemente per ringraziarvi per tutto l´impegno e l´entusiasmo che avete messo nelle varie attività a favore della nostra missione. La nostra gente e principalmente i nostri piccoli ne beneficeranno con aiuti di carattere scolastico, alimentare e di vestiario.

Tramite don Enrico, don Michele e don Marco, rimarremo sempre in contatto.

Vi abbraccio nello stile “brasileiro” e vi auguro sempre tanta felicità, e di realizzare i vostri sogni e progetti, secondo la volontà e l´Amore di Dio nostro Papà!”.

Olimpiadi 2018: clima di festa e di… sana competizione!

By Laura Campaci,

La festa di Maria Ausiliatrice è da sempre sinonimo di… Olimpiadi! Ma la coincidenza non è un caso: la festa più importante per don Bosco, quella che celebra la mamma a cui affidava tutti i suoi ragazzi e pure se stesso, diventa ogni anno occasione per celebrare la gioia di far parte di una comunità, per ringraziare, per valorizzare lo sport sano e vitale, per condividere una giornata di festa, per interrompere le normali attività scolastiche e dedicarsi a un’altra forma di competizione, senza pretese e alla portata di tutti.

Il 16 maggio abbiamo cominciato la giornata con la Santa Messa, celebrata dal nostro direttore don Enrico, poi ci siamo ritrovati tutti sugli spalti del campo di atletica per dare inizio alle “danze”.

Così, i professori sono diventati arbitri e gli studenti hanno vestito i panni più informali di giovani pieni di grinta e di energia, dimostrando ulteriori loro talenti negli sport individuali, di coppia o di squadra. Più si gareggia e ci si dà da fare, più chances si danno alla propria classe di arrivare sul podio.

Il clima, nei campi sportivi di via Calabria, è quello di una grande festa, anche quando qualcuno si dà un po’ “troppo” da fare e si provoca uno strappo muscolare, o quando la sfida tra due squadre si fa sempre più “calda”, o si perde la finale per mezzo punto.

Perché il “punto”, infatti, non è vincere ad ogni costo: il “punto” è esserci, godere appieno di una giornata all’aria aperta, accettare la sfida di mettersi in gioco anche quando lo sport non è l’attitudine migliore che si ha, condividere con i propri compagni di classe l’impegno di scalare la vetta e scoprire i propri insegnanti attraverso una lente che li avvicina e li rende più “umani”.

Puntualmente, però, qualche giorno dopo si premiano anche coloro che hanno raggiunto i migliori risultati; il premio non può che essere ciò che prende per la “gola”: pizzette, lattine di bibite, gelati o sacchetti di caramelle.

A premiare gli sportivi, quest’anno, un’ospite d’eccezione: Natascia Meneghini, campionessa di mezzo fondo e vincitrice delle ultime tre Venice Marathon nella 10 km categoria femminile. Natascia è una ragazza determinata e tenace che ci ha parlato del suo impegno nel conciliare gli allenamenti con la frequentazione dell’università e lo studio.

Ma arriviamo al sodo! Ha agguantato il terzo posto la classe 5IttB, la seconda classificata è stata la 4IttA, mentre sul gradino più alto del podio è ritornata, per il secondo anno di fila, la 3IttA. Complimenti a tutti!