Il 15 marzo scorso, nella Giornata Mondiale dedicata al Clima, decine di migliaia di studenti in tutto il mondo hanno preso parte a manifestazioni, organizzate in molti paesi, per protestare contro le quasi inesistenti decisioni dei governi riguardo il preoccupante problema dei cambiamenti climatici e il conseguente riscaldamento globale, chiedendo delle azioni più significative e incisive.
Perché non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale. La credenza comune è che se ci fosse davvero una crisi che stia mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa dell’umanità, allora la notizia dovrebbe essere su ogni testata di qualsiasi giornale, dovrebbe essere diffusa a ripetizione in TV e in tutti i Media. Non discuteremmo di nient’altro, perché questa notizia sarebbe ovunque. Invece, non c’è nulla di ciò.
Questa è la convinzione di Greta Thunberg, giovanissima attivista che in queste settimane sciopera da scuola e manifesta davanti al Parlamento del suo Paese, la Svezia, per chiedere risposte e concrete reazioni ed è già intervenuta in importanti conferenze mondiali, come quella sul Clima tenutasi a Katowice, in Polonia, lo scorso dicembre 2018.
“Quasi nessuno parla del fatto che siamo nel mezzo della sesta estinzione di massa, con quasi 200 specie che si estinguono ogni singolo giorno, e che il tasso di estinzione oggi è tra le 1000 e le 10mila volte più alto di quanto sia visto come normale”: Greta, 16 anni, sostiene che l’unica soluzione è agire, ora, per poter sperare più tardi. Perché “abbiamo avuto 30 anni di discorsetti d’incoraggiamento e di vendita di idee positive. E mi dispiace, ma non funziona. Perché se avesse funzionato, le emissioni a quest’ora si sarebbero abbassate. Ma non è accaduto. E sì, abbiamo bisogno di speranza, certo che ne abbiamo. Ma una cosa di cui abbiamo bisogno più della speranza è l’azione. Una volta che cominciamo ad agire, la speranza è dappertutto. Perciò invece di cercare la speranza, cerchiamo l’azione”.
Gli scioperi degli studenti di quest’anno sono nati, perciò, per supportare le idee di Greta, simbolo e rappresentante dei “Fridays for Future”, il movimento ambientalista studentesco.
Secondo questa corrente di pensiero, anche la nostra scuola ha lanciato una proposta per combattere i cambiamenti climatici, introducendo questo argomento al “Buongiorno” organizzato dal coordinatore di classe per coinvolgere gli studenti in una campagna di presa di coscienza riguardo i problemi ambientali.
Ogni coordinatore aveva quindi l’obiettivo di proporre un’attività con i propri studenti, come è stato fatto, ad esempio, dalla prof.ssa Perissotto, che ha affrontato la questione mostrando alla propria classe, la 3IttC, alcuni video sull’argomento, tra i quali il discorso di Harrison Ford durante il summit mondiale sul Clima del 2018, in cui il famoso attore e portavoce di Conservation International ritrae chiaramente la situazione dimostrando l’urgenza per il mondo intero di intervenire immediatamente.
Mercoledì 22 maggio la Consulta degli studenti che rappresentano gli allievi dell’Itt si è incontrata, su sollecitazione di don Marco Canale, per riflettere insieme sulle iniziative che negli ultimi mesi sono state proposte alle classi per sensibilizzare alle problematiche ambientali e al riscaldamento globale, sulla scia dell’iniziativa di Greta Thunberg.
Ciò che è emerso è, in generale, un’attenzione sicuramente maggiore all’ecologia: in quasi tutte le classi dell’Itt – ma possiamo dire con certezza che è accaduto anche in quelle del Cfp – il coordinatore o altri insegnanti hanno stimolato il dibattito e il confronto su delle proposte “sostenibili”. È emerso, in particolare, il problema di differenziare con più precisione le immondizie a scuola, dove sono presenti solo i bidoni della carta e dell’indifferenziata; in molti si sono presi l’impegno, inoltre, di sostituire le bottigliette di plastica con una borraccia (si è addirittura fatto un calcolo approssimativo: se 15 persone rinunciano alla bottiglia di plastica, in due mesi si risparmiano 78kg di rifiuti).
Alcuni hanno posto più attenzione a spegnere la luce quando questa non serve, altri ancora vorrebbero collaborare con un’associazione veneziana che si occupa di pulire le spiagge del Lido. E poi delle campagne di sensibilizzazione e di coinvolgimento: ad esempio delle Olimpiadi in cui le classi si sfidano a colpi di… ecologia!
Di certo si è capita una cosa, che può essere un consiglio prezioso per tutti: è importante porsi degli obiettivi piccoli, per essere sicuri di portarli a termine con successo!