Il San Marco continua il dialogo con Apple: in Olanda per parlare di Coding e App

La HAN University of Applied Science di Arnheem, nei Paesi Bassi, è uno dei più grandi ed avanzati centri scientifico-tecnologici in Europa: ai suoi 34000 studenti offre percorsi di studio che spaziano dall’ingegneria meccanica, alla tecnologia dell’informazione, dal marketing alla formazione primaria e secondaria.

È in questa location che Apple ha scelto di organizzare uno dei corsi dedicati all’apprendimento del coding e della programmazione: un corso pensato dagli insegnanti per gli insegnanti, dove la condivisione di idee, strategie, problematiche dell’apprendimento ha avuto spazio quanto contenuti tecnici d’avanguardia e innovativi nel panorama mondiale. Cuore della tre giorni, tenutasi dal 14 al 17 maggio, è la seguente: il coding e lo sviluppo di APP con un linguaggio di programmazione open source, libero, sviluppato da Apple e utilizzato principalmente per sviluppo su dispositivi Apple.

Il coding, ovvero l’arte di scrivere linee di testo, codice, che interpretato dal computer diventa poi una applicazione vera e propria per iPad, o per un qualsiasi Smartphone, può sembrare una disciplina di nicchia riservata ai programmatori e ai “nerd” più accaniti, agli appassionati di Guerre Stellari e giochi di ruolo. In parte, forse, è ancora così, ma la diffusione dei dispositivi e l’importanza che le App stanno avendo nella nostra vita di ogni giorno è ormai indiscussa.

Per qualunque corso di studi diventa quindi fondamentale comprendere come nasce una APP, come viene concepita, ma soprattutto quali sono i limiti che questa tecnologia ha, perché se anche non dovessimo diventare tutti programmatori, prima o poi ci capiterà di trovarci di fronte a qualcuno che dovrà scrivere codice, sviluppare una APP per noi o adattarla alle nostre esigenze. Trasversalmente diventa dunque fondamentale comprenderne i meccanismi e saper comunicare efficacemente con tutti.

Il consiglio Europeo stima inoltre che entro i prossimi 5 anni ci saranno oltre 800.000 posti di lavori vacanti, in ambito sviluppo app e interfacce. Come sempre le scuole salesiane anticipano i tempi e investono nella formazione dei loro docenti in ambiti nuovi.

Assieme al collega prof. Alessandro Grassi ho avuto modo di rappresentare il San Marco e l’Italia a questo evento internazionale. Il confronto con i colleghi provenienti dalla Turchia, Germania, Inghilterra e Olanda ci ha permesso di scoprire nuovi modi di affrontare temi tanto complessi e fondamentali, ha dato stimoli allo sviluppo e agli investimenti dei settori e getta le fondamenta per la strutturazione di un Apple Authorized Training Center.

I tre giorni di formazione sono stati tenuti dal prof. Jille Treffen, docente di tecnologia delle informazioni alla Han University, e da Veronique Bolhuis, referente di Apple. Il gruppo ha avuto modo di sperimentare, attraverso una tecnica di insegnamento esperienziale, molto simili a quelle utilizzate durante le attività laboratoriali al San Marco, tutti i passi che partono dal concepimento dell’idea allo sviluppo sia grafico che tecnico di una Applicazione per iPad: un semplice gioco per imparare i nomi degli allievi (problema che accomuna tutti gli insegnanti!) e che molto simpaticamente è stata chiamata FaceCards. Lo sviluppo di questa applicazione è stato fatto a piccoli gruppi, chi con maggiore esperienza si è unito a colleghi con esperienze diverse per condividere conoscenze e raggiungere l’obiettivo. Alla fine delle due giornate la nostra applicazione era pronta per essere caricata sull’Apple Store. Probabilmente questa app non vedrà mai la luce e non verrà accettata da Apple, che è molto rigida sugli standard delle app che vengono rilasciate sul suo store. Ci sarà da lavorare ancora in futuro!

Apple ha predisposto 2 curriculum distinti su Swift e sullo sviluppo di app: il primo, “Introduzione allo sviluppo di App con Swift”, della durata di 80 ore circa, porta i ragazzi da zero a un livello intermedio, tale da permettere di comprendere le problematiche, e capire le potenzialità. Il secondo “Sviluppo di App con Swift” della durata di 160–200 ore, permette ai ragazzi, sempre partendo da zero, di poter ambire ad un posto come “sviluppatore junior” al termine del percorso.

Come sempre, quando si parla di innovazione, futuro, e nuove possibilità per i giovani, il San Marco è in prima linea.

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